Scheda del libro
Versione spagnola: La envidia de Velázquez
Dal CORRIERE della SERA – 27 novembre 2008
STORIE UN VELÁZQUEZ IMMAGINARIO
Parodia d’arte e delitti intorno a “Las Meninas”
“Las Meninas”, capolavoro dell’arte e rompicapo della critica dipinto da Velázquez nel 1656, nasconde la mappa d’un tesoro? A ipotizzarlo, in obbedienza a una bizzarra trama romanzesca, sono i personaggi di questo divertimento in giallo. L’autore, imprestato alla letteratura dal teatro e dal cinema (lo si vedrà presto in tv protagonista d’una fiction), precisa di essersi preso “un gran numero di libertà” riscrivendo un capitolo della storia dell’arte. I fatti? Un professore di estetica, tale Natoli, viene assassinato nel suo appartamento a due passi dal civico 219 di via Merulana, quello descritto nel Pasticciaccio gaddiano. Pura coincidenza? Difficile crederlo. Accorre il commissario Bertone, idealista e cornuto. C’è chi, fra le alte sfere, vorrebbe liquidare l’omicidio Natoli come una “brutta storia de ricchione!”. Il colpevole sarebbe (ma è troppo facile) Diego Ribonskij, legato sentimentalmente all’ucciso. Muore anche lui, però. Bertone sfida allora i suoi superiori. Incoraggiato dai fumi d’un vinello bianco e beverino lascia la pista passionale e affronta quella accademica. Scopre così che Natoli studiava da anni, con passione morbosa, “Las Meninas”. Le sue teorie l’avevano condotto a conclusioni molto pericolose. C’è di mezzo una cripta, nel sottosuolo di Siviglia. Così in Spagna, nel mentre scopre trame occulte, Bertone incontrerà la felicità e i fianchi d’una quarantenne da capogiro. Si tratta d’un gioco più che d’un romanzo. L’autore vi si esibisce in una maliziosa parodia di vari generi letterari, dal saggio al racconto poliziesco.